giovedì 24 gennaio 2013

LO SCHIUDITOIO

LO SCHIUDITOIO

 

Le Artemie Saline sono granchi che esistono da più di 100 milioni di anni ed hanno avuto la loro origine nelle acque salate continentali.
Questa specie è una delle forme di vita più interessanti e resistenti.
Il valore nutritivo di questi animali in qualità di alimento per pesci e il loro sviluppo cromatico è notevole.

Istruzioni per l'uso dello schiuditoio

Mescolare, a circa mezzo litro di acqua di rubinetto, sciogliere 3 cucchiai da tè colmi di sale marino fine. Dopo aver collocato lo schiuditoio su un ripiano, riempirlo con la soluzione salina. Aggiungere acqua sino al livello indicato all'interno dello schiuditoio.

Posizionare il divisorio circolare bianco in sede centrale. Inserire il passino dotato di retino nell'apposito foro centrale.  Versare 1-3 misurini di uova d'Artemia nel circolo esterno.

Coprire lo schiuditoio con il coperchio e porlo in posizione "chiuso" (come indicato sul coperchio) per evitare ponti di luce periferici.

Lasciare chiuso a temperatura ambiente: le uova si schiuderanno dopo 36/48 ore. Dal foro centrale togliere il passino con i Naupli e somministrarli ai pesci. Si raccomanda di sciacquare il passino con acqua corrente prima di riporlo nello schiuditoio.


mercoledì 16 gennaio 2013

ALIMENTAZIONE

Nutrire in modo completo e bilanciato i pesci è abbastanza semplice, comodo e relativamente economico, data l'esistenza di ogni genere di mangimi in commercio. Abbiamo i mangini secchi - a scaglie o granuli-  derivati da alimenti naturali (alghe, uova di pesce, gamberi....), vengono arricchiti dai produttori con tutte le vitamine essenziali. I più diffusi, ideali per l'acquario di comunità, sono i mangimi "base" per pesci tropicali, adatti a costituire la principale dieta per le specie onnivore.
Vi sono poi mangimi contenenti sostanze coloranti naturali, che somministrati regolarmente mantengono e vivificano le livree dei pesci.
Per le specie vegetariane esistono numerosi mangimi a base vegetale (ad esempio alghe come la spirulina), non mancano poi i mangimi in compresse e cialde da far cadere sul fondo per integrare la dieta dei pesci pulitori.




Diffusi sono anche mangimi speciali, la cui composizione è specificamente studiata per ristretti gruppi di pesci. Anch'essi disidratati ma sottovuoto, procedimento che ne preserva la struttura originaria e le principali qualità organolettiche: i mangimi liofilizzati.
I mangimi surgelati: preparati  e conservati con le stesse modalità dei cibi surgelati per il consumo umano. Rispetto al "vivo", le prede surgelate mantengono quasi invariati non solo le loro principali qualità organolettiche e l'apporto vitaminico, ma anche forme, dimensioni e colori. Questo permette di nutrire i pesci più esigenti come ad esempio i Discus.
Il cibo vivo era un tempo l'alimento più diffuso in acquario, oggi non è più così. Ma chi vuole vuole riprodurre i pesci dovrà comunque approntare una coltura di Artemie, impresa non difficile grazie alle uova durature di questi piccoli crostacei, acquistabile in tutti i negozi di acquari insieme a tutto l'occorrente per farle schiudere. I naupli di artemie sono somministrabili a tutti gli avannotti già pochi giorni dopo la nascita e ne ottimizzano notevolmente lo sviluppo


giovedì 10 gennaio 2013

Le malattie più comuni


Costipazione 
Sintomi: riduzione dell'appetito, diminuzione o assenza delle feci; il pesce  può mostrare un lieve gonfiore al ventre e/o rimanere sul fondo della vasca.
Causa: dieta squilibrata o sovralimentazione.
Cura: mezzo cucchiaio da tè di solfato di magnesio per 4,5 litri. Se il pesce guarisce, correggete la dieta.


Idropisia
Sintomi: corpo gonfio, specialmente a livello ventrale, dovuto all'aumento dei liquidi nei tessuti.
Causa: di tipo ambientale o per disfunzioni organiche
Cura: nessuna, eliminando la causa occasionalmente si risolve il problema.


Marciume delle pinne
Sintomi: parte membranosa delle pinne disgregata e raggi infiammati.
Causa: batterica, scatenata da una cattiva qualità dell'acqua o da ferite alle pinne.
Cura: eliminate la causa, trattamenti locali con violetto di genziana.



Funghi
Sintomi: muffa simile a cotone che compare in genere sulle pinne e si diffonde al resto del corpo.
Causa: attacchi di funghi nelle zone in cui è danneggiato lo strato protettivo di muco in seguito a ferite, parassiti o cause ambientali.
Cura: eliminate la causa con trattamenti locali a base di violetto di genziana, oppure con un funghicida per acquario quando il caso è grave.



Parassiti branchiali
Sintomi: sfregamento contro oggetti soliti, respiro affannoso
Causa: vermi trematodi del genere Dactylogyrus.
Cura: specialità farmaceutiche.


Parassiti intestinali
Sintomi: dimagrimento nonostante l'appetito, vermi che talvolta fuoriescono dall'orifizio anale.
Causa: diverse specie di vermi intestinali.
Cura: un vermifugo adatto (prescritto da veterinario) somministrato insieme all'alimento.


Malattia della vescica natatoria
Sintomi: perdita dell'equilibrio, nuoto a pancia in su o di lato.
Causa: a) vescica natatoria contusa durante le manipolazioni, la lotta, la riproduzione; b) infezione batterica che solitamente è associata alla scarsa qualità dell'acqua.
Cura: trasferite i pesci in acqua poco profonda. Per la causa b migliorare la qualità dell'acqua e trattare il pesce con antibiotico ad ampio spettro.


Malattia dei punti bianchi
Sintomi: piccole macchie bianche sul corpo e/o sulle pinne.
Causa: il protozoo Ichtyophthirius. Generalmente è una malattia causata da condizioni ambientali da stress.
Cura: prendere i medicinali specifici, si trovano normalmente si trovano nei negozi di animali.








martedì 8 gennaio 2013

La salute dei pesci

La salute dei pesci


Le cure ordinarie


E' importante garantire ai propri pesci condizioni ottimali per condurre una vita sana.
La frequenza e il tipo di intervento devono essere stabiliti da voi valutando le necessità del vostro acquario e dei suoi occupanti; di seguito sono riportate operazioni di routine e situazioni generiche.
Ogni giorno: controllate la temperatura, lo stato di salute dei pesci e il funzionamento dell'attrezzatura.
Una volta alla settimana: effettuare il ricambio del 25% d'acqua e aspirate con un tubo qualsiasi detrito accumulato sulla superficie del substrato. Rimuovete la vegetazione morta. Controllate la concentrazione dei nitriti.
Una volta al mese: controllate i filtri e, se necessario, rimuovete i detriti. Quando lo ritenete opportuno, ripulite la ghiaia con l'apposita campana ( manuale o elettrica). controllate la concentrazione dei nitrati.
Ricordate che l'acqua "nuova" deve avere le stesse caratteristiche chimiche e la temperatura di quella già presente nell'acquario, perciò regolatela ed eliminate qualsiasi sostanza pericolosa, come il cloro, con prodotti appositi.
La pulizia del filtro e del substrato riduce drasticamente le popolazioni batteriche, pertanto diminuite le razioni di cibo per un paio di giorni prima e dopo l'intervento mensile di manutenzione.
Ovviamente, se a seguito di un controllo fosse emerso qualche problema dovrete intervenire.
Se avete riscontrato un'alta percentuale di nitriti, rinnovate il 25% d'acqua due volte al giorno fino a riportare il livello a zero; individuate ed eliminate le cause: ad esempio un'alimentazione eccessiva o un filtraggio inadeguato.
L'aumento eccessivo di nitrati richiede un cambio d'acqua più massiccio o più frequente e, una regolazione della popolazione della vasca o del regime alimentare.
Non possiamo che sottolineare l'importanza che riveste la costante osservazione delle abitudini dei vostri pesci: comportamenti insoliti (inappetenza, pinne chiuse, strofinamento, o nuoto irregolare) sono solitamente causati da squilibri ambientali o sono i sintomi dell'insorgenza di malattie.
Un intervento tempestivo può porre riparo a gravi inconvenienti.